Era una strana e fredda domenica d’estate e la nostra avventura milanese stava per volgere al termine, stanchi ma felici della bella giornata passata insieme ci dirigiamo alla macchina. Di solito parcheggiamo da Eataly in Piazza Venticinque Aprile, tornando da Brera passiamo spesso di fronte a questa bizzarra chiesa dalle facciate gemelle (La Chiesa di Santa Maria Incoronata).
Ci rientriamo, mossi da una sorta di magnetismo che ci attira dentro.
Vi chiederete cosa c’era di diverso?
Come vi dicevo era una domenica particolare, ci sentivamo come sospesi in una realtà rarefatta, come in un sogno. Il cielo era scuro, con nubi grigie dalle quali filtrava una luce bianca prepotente e delicata al tempo stesso. Presumo che il parroco stesse sbrigando le ultime mansioni prima di chiudere, aveva spento quasi tutte le luci. In quella semi oscurità la chiesa assumeva un atmosfera molto densa, gotica e trascendentale. Ci ha affascinate osservare le candele colorate dal bagliore tremolante, che custodivano le speranze di tanti sconosciuti.
Davvero magico. Credo che il brutto tempo amplifichi il fascino gotico di questo edificio.
Tra le opere risalenti più o meno a quel periodo presenti dentro alla chiesa vi è il Cristo nel torchio del Bergognone. Come iconografia è molto rara, quindi vale la pena vederla. La trovate nella prima cappella a sinistra dove c’è il battistero.
Le due facciate in cotto risalgono a due età differenti. Quella di sinistra fu costruita nel 1451 per celebrare l’incoronazione di Francesco Sforza. Quella di destra, invece, nel 1460 come promessa di fedeltà al marito Francesco da parte di Bianca Maria Visconti. Lo stile è il medesimo, il gotico lombardo.