Un po’ nascosta, in via Torino a due passi dal Duomo, sorge la Chiesa di Santa Maria presso San Satiro. Una vera preziosità che vale la pena vedere, soprattutto per il finto coro di Bramante. Di seguito due cenni storici e artistici.
La Chiesa di Santa Maria presso San Satiro venne costruita in epoca quattrocentesca, inglobando il medievale sacello di San Satiro, per volere del duca Gian Galeazzo Visconti. Successivamente la costruzione fu continuata da Ludovico il Moro. Quest’ultimo, in particolare, prese seriamente il suo progetto di rinnovamento delle arti, consapevole del significato politico di questi interventi, capaci di conferire grandezza e fama alla città. Proprio da questa volontà di ferro nacquero circoli letterari e musicali, la cui influenza si riversò anche in campo artistico. Ludovico creò così un terreno fertile attirando e\o chiamando artisti da tutta Italia, tra i quali non possiamo scordare Bramante e Leonardo da Vinci!
Entrati a far parte di questo entourage, i due artisti contribuirono non poco a migliorare e ispirare la cultura cortigiana milanese.
Il finto coro bramantesco
Significativo per questa chiesa fu l’intervento di Bramante. Il suo genio ha qui prodotto un capolavoro illusionistico che solo uno sguardo attento può svelare.
Indizio: se provate ad avvicinarvi all’abside, scoprirete che non è profondo che poco meno di un metro.
Incredibile come da una situazione pratica, ossia la mancanza di autorizzazione e fondi per ampliare la chiesa, Bramante abbia partorito questa perfetta finzione.
Conseguentemente, la chiesa presenta una pianta singolare, in mancanza del braccio superiore.
Sacello di San Satiro
Abbiamo già citato il sacello di San Satiro, la parte più antica della costruzione. L’ambiente austero e raccolto è sorretto da colonne con capitelli corinzi, alcuni dei quali di epoca tardo-romana. Questo raccoglimento è sicuramento reso solenne dalla presenza di una “Pietà”, costituita da un gruppo di statue.