Bar: CAFFE’ NAPOLI, il caffè alla napoletana con la cremina a Milano

Bar: CAFFE’ NAPOLI, il caffè alla napoletana con la cremina a Milano

Lo avreste mai detto? La possibilità di gustare un autentico caffè alla napoletana a Milano? Beh, forse la vostra possibilità si trova dietro l’angolo, e con dietro l’angolo intendo letteralmente, perché disseminati per tutta la città potete trovare Caffè Napoli.

Succede che tra un giro e l’altro per la città, arriva il momento di una pausa e spesso Caffè Napoli è la risposta.

Siamo stati nella maggior parte dei Caffè Napoli a Milano, ma devo dire che il caffè è sempre buono in qualsiasi locale si prenda.

La cremina è veramente una preziosità che gli conferisce una marcia in più. A noi piace molto il locale che si trova in zona piazza Gae Aulenti.

Oltre al classico caffè espresso, ci sono gli speciali, non li abbiamo ancora testati ma sembrano molto golosi.

Non solo caffè, ovviamente ci sono anche i cornetti per la colazione e non poteva mancare la sfogliatella, che ho molto gradito. Il menù offre anche altri dolci tipici come il babà e, rivisitate in chiave mini, la pastiera e la caprese.

Interessante osservare anche gli arredi che ricordano una tipica casa partenopea, dalle maioliche rosse alle pareti blu che richiamano il mare. Nonostante il carattere deciso di questi elementi, nell’insieme rimane tutto molto equilibrato e sobrio perché il vero protagonista deve rimare il caffè.

Di solito integro la mappa all’articolo, ma visto che sono numerosi i caffè Napoli vi rimando alla loro pagina del sito per scoprire tutti gli indirizzi (clicca qui).

Edifici: ARCO DELLA PACE e il cannocchiale

Edifici: ARCO DELLA PACE e il cannocchiale

L’Arco della Pace fa parte del cosiddetto “cannocchiale”. Ovvero l’asse prospettico che parte dalla serie di archi appartenenti al Castello Sforzesco e che finisce con quello dell’Arco stesso.

Venne realizzato in epoca napoleonica. Nel 1906 venne istituito un arco in legno per celebrare l’arrivo del figlio adottivo di Napoleone e della sua consorte. Una scenografia molto apprezzata, tanto che prese dall’entusiasmo le autorità incaricarono l’architetto Luigi Cagnola di costruirne uno in marmo (1807). Quando Napoleone venne sconfitto a Waterloo, l’Arco era ancora in costruzione (circa a 2/3 dell’opera). Allora si decise di dedicare il monumento alla pace europea del 1815. Tra i milanesi gira voce che la facciata dell’Arco della Pace è rivolta verso la città anche per farsi beffe dei francesi. Infatti il didietro dei cavalli è direzionato verso la Francia.

La fauna che abita l’arco della pace è molto eterogenea. Un giorno mi sono messa seduta nei gradoni della piazza. Guardavo questo monumento così imponente come ad un gigante di marmo imperituro intorno al quale le vite di noi piccoli esseri umani si consumano e si susseguono. C’erano le tipiche “sciure” milanesi bardate nelle loro pellicce che portavano a spasso il cane, un gruppo di sportivi che si allenava in compagnia con la musica, un chiassoso gruppo di adolescenti e altri come me, persi nei loro pensieri che si guardavano intorno.

Vi consiglio, quando avete tempo, di partire dal Castello Sforzesco e attraversare tutto il parco, fino ad arrivare all’Arco della pace per godere di tutte le suggestive vedute del celebre cannocchiale.