Shopping: RIGADRITTO a Brera, tante idee regalo ad attendervi

Shopping: RIGADRITTO a Brera, tante idee regalo ad attendervi

Potrebbe sembrare una normale cartoleria, ma Rigadritto a Brera è molto di più. Si tratta di un concept store che tramite un’accurata selezione offre al cliente oggetti di diversa natura, che siano quaderni, biglietti di auguri o cancelleria.

In questo negozio ho preso alcuni dei poster più belli che ho appeso in camera. Bisogna solo entrare e farsi stupire.

Se siete in crisi e non sapete che regalo fare ad un amico, questo posto vi offre spunti interessanti e mai banali. Una volta una mia amica ha trovato una busta da viaggio trasparente e nelle diverse tasche vi erano delle scritte colorate ad indicare cosa mettere dentro per organizzare gli spazzi e trovare tutto subito (ad esempio il biglietto del volo o il passaporto). 

Tanti balocchi per grandi e piccini. Per questi ultimi tante idee creative per stupirli e intrattenerli. Ad esempio l’ultima volta che sono andata ho visto questo set di tovagliette americane con su stampato un disegno da colorare con gli appositi colori, tutto rilavabile e rappresenta un escamotage interessante per non far annoiare i bambini quando si esce fuori a cena.

Vi consiglio di andare in esplorazione di questo piccolo negozietto di Rigadritto a Brera per tonare bambini e rimanere meravigliati delle chicche che troverete al suo interno!

 

Edifici: Il nostro giro nel QUARTIERE DEL LIBERTY a Milano

Edifici: Il nostro giro nel QUARTIERE DEL LIBERTY a Milano

Era un giorno torrido a Milano, ma avevamo una missione da compiere, comprare delle ciabatte nuove in corso Buenos Aires. Con l’occasione abbiamo deciso di prendere una piccola deviazione in via Malpighi 3 e in via Frisi per osservare dei capolavori del liberty milanese.

Piccolo accenno su cos’è il liberty

Il liberty è uno stile che si è diffuso in tutta Europa tra l’ultimo decennio dell’Ottocento e i primi del Novecento. Assume nomi diversi a seconda dei paesi, ad esempio in Francia si chiama Art Nouveau oppure in Inghilterra Modern Style. Viene soprannominato anche Stile Floreale, infatti questo stile decorativo si caratterizza per curve morbide e sinuose che talvolta finiscono per diventare motivi floreali. La missione del Liberty era di rompere con la tradizione e proporre un artigianato di qualità accessibile a tutti. Di fatto era molto costoso e venne adottato dalle famiglie dell’alta borghesia per costruire palazzi eccentrici e fantasiosi e per ostentare una certa idea di raffinatezza. Materiali prediletti erano il ferro ed il cemento.

Liberty a Milano

Nei primi del Novecento anche Milano si adegua alla moda europea e architetti come Giuseppe Sommaruga e Giovan Battista Bossi sono molto richiesti. Si cerca di rinnovare e proiettare la città adottando questo nuovo stile. Gli indirizzi sono molteplici, per ora vi illustriamo questi tre: Casa Galimberti, Casa Guazzoni e la Biblioteca Venezia (ex cinema Dumont).

 

Casa Galimberti

 

Fu Giovan Battista Bossi a progettare Casa Galimberti tra il 1903 e il 1904 su incarico dei fratelli Galimberti. Questo edificio rappresenta uno dei simboli del liberty Milanese. Gli elementi tipici di questo stile ci sono tutti, come il ferro battuto e i motivi floreali. Magnifiche le piastrelle in ceramica policrome che ritraggono figure femmnili e una lussureggiante vegetazione.

 

Casa Guazzoni 

Casa Guazzoni porta la firma della stesso architetto di Casa Galimberti, Gian Battista Bossi. Si caratterizza per un intricato intreccio di putti e ghirlande scolpiti nel cemento.

Biblioteca Venezia

Di fianco a casa Guazzoni, trovate l’ex cinema Domunt. La facciata in stile liberty è molto carina, e vale la pena di essere vista. Ora è stato convertito in una biblioteca, ma nasce come cinema nel 1910 e rimane come tale fino al 1932.

Dopo questo mini tour del Liberty a Milano ci siamo recati in via Melzo 34 per fare scorta di merendine made in USA. Tra poco è Halloween, dolcetto o scherzetto si avvicina.

 

 

 

 

 

 

 

 

Bar: OTTO, un’oasi di comfort in Sarpi

Bar: OTTO, un’oasi di comfort in Sarpi

In via Paolo Sarpi 8 sorge un luogo singolare nella sua semplicità, dove ci si sente a casa e che permette di staccare dal caos della città. Si caratterizza per gli spazzi ariosi, confortevoli e per il verde delle numerose piante sparse per tutto il locale. Sembra di stare nel salotto di una casa.

Punti di forza: QuadrOtti, WI-FI e acqua gratis

Questo posto lo frequentavo molto ai tempi dell’università, io e le mie amiche, da San Babila dove studiavamo, prendevamo la metro fino a Moscova per pranzare e rimanere a studiare qualche ora il pomeriggio. Ci piaceva molto per svariate ragioni. Oltre all’ambiente curato e rilassato, era comodo avere il Wi-Fi libero e un erogatore di acqua naturale e frizzante dal quale potevamo riempire quando volevamo i nostri bicchieri, tutto gratuito. Inoltre vincente la formula dei quadrOTTI, ovvero una specie di toast aperto, con solo la fetta di pane sotto. Gli ingredienti sembrano freschi e le combinazioni degli stessi originali. Sono andata più che altro a pranzo e il pomeriggio, ma non vedo l’ora di tornarci per provare il brunch o l’aperitivo.

Clientela eterogenea

La clientela è molto eterogenea, quando alzavo gli occhi dai miei libri e mi guardavo intorno, vedevo studenti come me, signore che scambiavano due chiacchiere davanti ad un caffè o un cocktail, coppiette, artisti, colleghi di lavoro che si prendevano un break oppur famiglie un po’ hipster.

Segni

Mi piace anche che questo posto, proprio come una casa, sia vissuto e ci siano i segni delle persone che lo popolano. Il bagno è tappezzato di scritte, molto instagrammabile devo dire. Ci sono poi alcuni tavoli incisi, non escludo ci sia ancora una mio cuore scolpito da qualche parte. Inoltre non sapevo, l’ho scoperto dal sito, nei cassetti dei tavoli è uso e costume lasciare un biglietto con il proprio sogno o desiderio.

Si tratta di un locale molto amato dai milanesi, se vi capita di ritrovarvi in via Paolo Sarpi vi consiglio di farci un salto per capire come mai!

Shopping: PALERMO UNO in Corso Garibaldi, ricercatezza e buongusto

Shopping: PALERMO UNO in Corso Garibaldi, ricercatezza e buongusto

PalermoUno in Corso Garibaldi 46, ha aperto da poco. Noi lo abbiamo scoperto per caso, stavamo passeggiando quando distrattamente poso lo sguardo su questo negozietto sconosciuto ai miei occhi. Questa zona la frequentiamo spesso, ci piace perché è densa di stimoli, ristorantini carini e negozietti interessanti. Pensavamo di averla mappata tutta quando dal nulla sbuca questo tesoro.

Entrare per credere

Credo che descrivere gli oggetti racchiusi al suo interno sia riduttivo, bisogna entrare e restarne affascinati. Ci sono suppellettili di qualsivoglia natura, accessori e gioielli, tutti accumunati da un aspetto ricercato e frutto di commistioni inaspettate.

PalermoUno Garibaldi
Specchi, piattini e cornici per rendere più ricche le pareti di casa.

Era tutto estremamente attuale e moderno, ma allo stesso tempo emanava un’aurea di fascino e mistero che solo degli oggetti appartenenti al passato possono avere.

Il mio acquisto

Tra le tante cose che hanno destato la mia attenzione, una in particolare mi ha rapito. Non so il perché. La definirei un astuccio o busta porta oggetti in velluto blu con dei dipinti stampati sopra. Si trattava di un richiamo atavico il mio. Forte come quello di Gollum per l’anello. Abituati alle grandi catene, allo shopping che molto spesso predilige la quantità alla qualità, capita di rado una sensazione del genere. In questo negozio sembrano avere una propria anima gli oggetti, perché è come se le persone che li hanno prodotti o pensati abbiamo lasciato un briciolo della loro vitalità, del loro amore all’interno.

Selezione e competenza

E se si parla di amore credo che questo emerga anche dalla selezione che è stata fatta dalla proprietaria. Seguite la pagina Instagram dove vengono segnalati i nuovi arrivi (segui). Le ragazze che vi assistono all’acquisto sono molto preprarate, sanno spiegarvi le caratteristiche del prodotto, da chi è stato realizzato e con quali materiali.

Artigianalità

Ho adorato la dimensione artigianale di molti pezzi in vendita, ad esempio per il compleanno di mia mamma ho comprato un delizioso braccialettino ricamato a mano da una signora di Milano.

Fateci un salto perché merita, consigliatissimo anche per idee regalo originali, non banali.

OSTERIA DA FORTUNATA Zona Brera

OSTERIA DA FORTUNATA Zona Brera

DOVE MANGIARE

Nel cuore di Brera in via Fiori Chiari 13 si trova questo pittoresco ristorantino, Osteria da Fortuna. La cucina è romana e lo stile è rustico, il piatto forte è la pasta fresca.

Domenica, in uno dei nostri soliti giri, abbiamo voluto vivere un’esperienza da turisti stranieri. A pranzo eravamo rimasti leggeri, quindi alle 18 quando ancora i ristoranti erano semi deserti abbiamo deciso di sederci.

Riuscita la scelta dei piatti e dei bicchieri in terracotta che riflettono bene la cucina genuina e tradizionale. Da una vetrina è poi possibile ammirare due donne che con maestria tagliano e lavorano la pasta fresca.

Noi abbiamo assaggiato i tagliolini cacio e pepe, molto saporiti con la salsa cremosa al punto giusto. Oltre a quelli abbiamo preso gli strozzapreti con i fiori di zucca e il pecorino. La varietà di pasta e sughi è ampia, un po’ meno per i vegani e vegetariani. Hanno proposto a Camilla, mia figlia, una variante dei tagliolini con i fiori di zucca senza il guanciale, quando sono arrivati un’amara sorpresa, vi erano ancora dei pezzi di carne dentro, minuscoli ma c’erano. Una nota deludente, una mancanza grave che ha innervosito e ha guastato un po’ il momento.

Osteria da Fortunata pasta fatta a mano
Cacio e pepe

Abbiamo chiuso in bellezza con una torta alla ricotta e cioccolato fatta in casa, che abbiamo diviso in quattro, la fetta era gigante.

Torta di ricotta con gocce di cioccolato e del cioccolato fuso sparso sopra

L’esperienza nel complesso è stata positiva, abbiamo mangiato bene e l’atmosfera era piacevole, è sempre un valore aggiunto gustare il proprio pasto in una delle caratteristiche vie acciottolate di Brera.

Chiesa: SANTA MARIA INCORONATA e le facciate gemelle

Chiesa: SANTA MARIA INCORONATA e le facciate gemelle

Era una strana e fredda domenica d’estate e la nostra avventura milanese stava per volgere al termine, stanchi ma felici della bella giornata passata insieme ci dirigiamo alla macchina. Di solito parcheggiamo da Eataly in Piazza Venticinque Aprile, tornando da Brera passiamo spesso di fronte a questa bizzarra chiesa dalle facciate gemelle (La Chiesa di Santa Maria Incoronata).

Ci rientriamo, mossi da una sorta di magnetismo che ci attira dentro.

Vi chiederete cosa c’era di diverso?

Come vi dicevo era una domenica particolare, ci sentivamo come sospesi in una realtà rarefatta, come in un sogno. Il cielo era scuro, con nubi grigie dalle quali filtrava una luce bianca prepotente e delicata al tempo stesso. Presumo che il parroco stesse sbrigando le ultime mansioni prima di chiudere, aveva spento quasi tutte le luci. In quella semi oscurità la chiesa assumeva un atmosfera molto densa, gotica e trascendentale. Ci ha affascinate osservare le candele colorate dal bagliore tremolante, che custodivano le speranze di tanti sconosciuti.

Chiesa Santa Maria Incoronata

Davvero magico. Credo che il brutto tempo amplifichi il fascino gotico di questo edificio.

Tra le opere risalenti più o meno a quel periodo presenti dentro alla chiesa vi è il Cristo nel torchio del Bergognone. Come iconografia è molto rara, quindi vale la pena vederla. La trovate nella prima cappella a sinistra dove c’è il battistero.

Le due facciate in cotto risalgono a due età differenti. Quella di sinistra fu costruita nel 1451 per celebrare l’incoronazione di Francesco Sforza. Quella di destra, invece, nel 1460 come promessa di fedeltà al marito Francesco da parte di Bianca Maria Visconti. Lo stile è il medesimo, il gotico lombardo.