Bar: CAFFE’ NAPOLI, il caffè alla napoletana con la cremina a Milano

Bar: CAFFE’ NAPOLI, il caffè alla napoletana con la cremina a Milano

Lo avreste mai detto? La possibilità di gustare un autentico caffè alla napoletana a Milano? Beh, forse la vostra possibilità si trova dietro l’angolo, e con dietro l’angolo intendo letteralmente, perché disseminati per tutta la città potete trovare Caffè Napoli.

Succede che tra un giro e l’altro per la città, arriva il momento di una pausa e spesso Caffè Napoli è la risposta.

Siamo stati nella maggior parte dei Caffè Napoli a Milano, ma devo dire che il caffè è sempre buono in qualsiasi locale si prenda.

La cremina è veramente una preziosità che gli conferisce una marcia in più. A noi piace molto il locale che si trova in zona piazza Gae Aulenti.

Oltre al classico caffè espresso, ci sono gli speciali, non li abbiamo ancora testati ma sembrano molto golosi.

Non solo caffè, ovviamente ci sono anche i cornetti per la colazione e non poteva mancare la sfogliatella, che ho molto gradito. Il menù offre anche altri dolci tipici come il babà e, rivisitate in chiave mini, la pastiera e la caprese.

Interessante osservare anche gli arredi che ricordano una tipica casa partenopea, dalle maioliche rosse alle pareti blu che richiamano il mare. Nonostante il carattere deciso di questi elementi, nell’insieme rimane tutto molto equilibrato e sobrio perché il vero protagonista deve rimare il caffè.

Di solito integro la mappa all’articolo, ma visto che sono numerosi i caffè Napoli vi rimando alla loro pagina del sito per scoprire tutti gli indirizzi (clicca qui).

Gelateria: CIACCO, gelateria d’eccellenza

Gelateria: CIACCO, gelateria d’eccellenza

Dove? in via Spadari, vicino alla gastronomia Peck.

Gelato 100% biologico

Ciacco è senz’altro una gelateria di eccellenza. Come? Producendo un gelato 100 % biologico, senza alcun tipo di additivo. Un gelato che si compone di materie prime di alta qualità, fornite da produttori locali e aziende biologiche.

VeganOK

Molti gelati – bisogna ricordarlo – sono anche veganOK.

Ricercatezza dei gusti

L’eccellenza, tuttavia, non riguarda solo le materie prime e l’attenzione alla stagionalità, ma si dimostra anche nell’originalità e nella sapienza con cui i sapori sono tra loro combinati. Infatti, ai gusti più classici si propongono gusti più stravaganti, ma perfettamente bilanciati e incredibilmente gustosi.

Dietro questi accostamenti c’è lo studio e la ricerca dello scienziato, chimico e gelatiere Stefano Guizzetti, il cui scopo è quello di trasmettere la cultura del gelato. Si capisce facilmente perché la gelateria Ciacco sia stata insignita dei Tre Coni Gambero Rosso, per poi essere premiata, nel 2019, come “Miglior gelato gastronomico d’Italia”. (per saperne di più clicca qui)

Noi di Milanogiringiro siamo stati più volte da Ciacco, che si conferma una delle nostre gelaterie preferite. Tra i gusti più particolari il gelato al cocco, lime e pepe.

Il locale

Il gelato, poi, lo si può gustare anche dentro al locale che offre un po’ di comodo posto a sedere.

Edifici: OMENONI, giganti si affacciano sulla strada

Edifici: OMENONI, giganti si affacciano sulla strada

“Omenoni” significa grandi uomini in dialetto meneghino, e sono proprio loro a dare il nome alla casa e alla via.

Dopo una vita avventurosa e turbolenta alla corte di Carlo V e Filippo II di Spagna, lo scultore Leone Leoni venne ad abitare a Milano, a questo indirizzo, in questa casa da lui stesso disegnata.

Il proprietario, oltre che scultore fu anche collezionista e medaglista. Molto amato dall’imperatore asburgico Carlo V, divenne responsabile della zecca imperiale, ricoprendo un ruolo di primo piano nella Milano asburgica.

Sotto il cornicione dell’abitazione compare la scritta “Calunnia sbranata dai leoni”, a testimonianza del carattere non troppo docile del proprietario. Pare che Leone arrivò a Milano nel 1542, dovendo fuggire da Roma in seguito a una rissa in cui avrebbe ferito un tesoriere del papa.

Si pensa che le statue siano ispirate a un disegno di Michelangelo, amico di Leone. Sicuramente riprendono l’arte antica romana e insieme a questa anche la sua storia. I quattro telamoni di pietra raffigurano infatti barbari sconfitti.

La casa ai tempi di Leone Leoni e del figlio Pompeo, divenne scrigno di preziose opere d’arte: oggetti d’arte antica, dipinti di grandi artisti, quali Tiziano e Correggio, il Codice Atlantico di Leonardo da Vinci (oggi conservato nella Biblioteca Ambrosiana).

Oggi tutto quel che resta sono i giganti omenoni che si affacciano sulla strada e che intimoriscono i passanti, i quali tuttavia ne rimarranno rapiti per la grandiosità e la bellezza.